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LA CIPOLLA DI CANNARA - STORIA

La storia dell'Allium Cepa, così la chiamavano i latini, sembra iniziare già nell'età del Bronzo quando veniva usata come cibo negli insediamenti cananei, accanto a noccioli di fico e dattero. In dei reperti risalenti al 5000 a.C. sono stati ritrovati resti di cipolle ma non è chiaro se esse fossero effettivamente coltivate a quell'epoca. Le testimonianze archeologiche e letterarie suggeriscono che la coltivazione potrebbe aver avuto inizio circa duemila anni dopo, in Egitto, insieme all'aglio ed al porro. Sembra che le cipolle e i rapanelli facessero parte della dieta degli operai che costruirono le piramidi. La cipolla si propaga, si trasporta e si immagazzina facilmente. Gli antichi egizi ne fecero oggetto di culto, associando la sua forma sferica e i suoi anelli concentrici alla vita eterna. L'uso delle cipolle nelle sepolture è dimostrato dai resti di bulbi rinvenuti nelle orbite di Ramesse II. Sempre gli egizi credevano che il forte aroma delle cipolle potesse ridonare il respiro ai morti. Nell'antica Grecia gli atleti mangiavano cipolle in grandi quantità, poichè si credeva che essa alleggerisse il sangue. I gladiatori romani si stroficanano il corpo con cipolle per rassodare i muscoli. Nel medioevo le cipolle avevano grande importanza come cibo, tanto che erano usate per pagare gli affitti e come doni. I medici prescrivevano le cipolle per alleviare il mal di capo, per curare i morsi di serpente e la perdita dei capelli. Nell'era moderna, la cipolla fu introdotta in America da Cristoforo Colombo nel suo viaggio del 1493 ad Haiti. Nel XVI secolo le cipolle erano inoltre prescritte come cura per l'infertilità, non solo nelle donne ma anche negli animali domestici.

A CANNARA da secoli si coltiva la cipolla: questi terreni argillo-sabbiosi, ricchi di silice, sufficientemente porosi e con buone capacità drenanti, forniscono le caratteristiche ideali per lo sviluppo del bulbo che necessita di frequenti irrigazioni ma non tollera il ristagno dell'acqua. Ne vengono coltivate tre varietà: la Rossa di Toscana, avente un bulbo di colore rosso intenso a forma sferica e schiacciata nella parte superiore, la Borettana di Rovato, a bulbo appiattito color giallo paglierino, e la Dorata di Parma, con un bulbo dorato simile ad una trottola e con la parte superiore appiattita. La rossa è la più rinomata grazie alla sua dolcezza e digeribilità, tali da renderla ottima anche cruda. Nota per le sue propiretà diuretiche e vermifughe, la cipolla ha anche propiretà esperttoranti e battericide. Inoltre è utilizzata come principio attivo di alcune creme cicatrizzanti; è in grado di diminuire notevolmente lo spessore delle cicatrici provocate dalle smagliature. La cipolla ha doti antibiotiche, che contribuiscono a contenere la glicemia e i livelli di colesterolo e trigliceridi previene l'artereosclerosi e le malattie cardiache. Contiene inoltre numerosi flavonoidi, tra cui la quercetina, che sembra avere effetti anticancerogeni e proprietà antiinfiammatorie.

PROPRIETA' NUTRITIVE PER 100 gr. di Cipolla

Energia Kcal 26, acqua g 92,1, proteine g 1,0, lipidi g 0, carboidrati g 5,7, amido g 0, zuccheri solubili g 5,7, fibre alimentari g 1,0, sodio mg 10, potassio mg 140, ferro mg 0,4, calcio mg 25, fosforo mg 35, vitamina B mg 0,02, vitamina PP mg 0,5, vitamina A mg 3, vitamina C mg 5.